La Salpa è un pesce dalle carni pregiate, ma considerato poco in cucina e così povero di ricette. La sua voracità per le alghe sargasso e la presenza di molte spine non agevola la sua nomea. Con le giuste ricette ed accortezze come la marinatura e poi la frittura anche questo pesce può dare molte soddisfazioni in cucina
Salpa fritta marinata nell'aceto
La Salpa è un pesce considerato poco pregiato e così poco utilizzato in cucina, ma con la giusta attenzione può rivelarsi un ingrediente base di qualche piatto di pesce da portare in cucina. La marinatura e poi la frittura deriva dalla cucina palermitana e serve per fare in modo da rendere gustose le carni di questo pesce che altrimenti risulterebbero poco piacevoli dovute al fatto che si nutre di sargasso, un alga a vescicole.
2
persone30
minutes20
minutes50
minutesKeep the screen of your device on
Ingredienti
2 salpe
Olio di semi di arachidi
Aceto bianco agrodolce Ponti
Spezie varie (origano, timo...)
Farina
Preparazione
- Acquista innanzitutto solo salpe fresche, e se possibile falle curare dal tuo pescivendolo, questo è molto importante perché essendo un pesce erbivoro amante delle alghe sargasso, queste, presenti nelle interiora possono contaminare le carni.
- Squama, togli testa e interiora e sfiletta la salpa, ma soprattutto togli poi le spine, aiutati con delle pinzette da pesce ( qui un esempio )
- Fai marinare in frigo i filetti per 15 minuti con aceto di mele, potrebbe andare bene anche l'aceto di vino bianco, ma per la prima volta che provavo la ricetta ho preferito qualcosa di più soft che secondo me si sposa bene con la marinatura. Aggiungi pure spezie quali timo e origano.
- Impana poi i filetti nella farina
- In una pentola fai scaldare l'olio di semi e quando raggiunge la temperatura aggiungi i filetti e friggili un pò per lato.
- Una volta cotti e croccanti, scolali su carta assorbente e servi caldi. Io li ho abbinati con un dressing alle erbette e devo dire scelta azzeccata.
🍷 Vino in abbinamento by @ilbicchieredivino
- Con la salpa fritta marinata abbinerei un bel Grillo secco di Sicilia